Martedì 17 dicembre alle 19.00

Dopo una prima serata di successo del Book Club al Supernova, vi invitiamo ora alla parte 2 della prima edizione. Per il secondo incontro continueremo a discutere del desiderio insieme alla nostra curatrice Annabelle Hirsch. Assicuratevi di leggere il libro prima di partecipare all’evento.

Unitevi a noi per una lettura bilingue inglese-italiano che riunisce nuove voci della letteratura americana, britannica e italiana. L’evento presenta gli attuali scrittori in residenza presso la Fondazione Giancarlo DiTrapano per la Letteratura e le Arti, insieme ad autori ospiti speciali da Roma e Firenze.

Questa serata letteraria unica è organizzata in collaborazione con Spazio Supernova e Chiara Barzini. In un cenno a PUPA, la mostra in corso allo Spazio Supernova del duo artistico Grossi Maglioni (curata da Dorotheé Dupuis), le letture esploreranno il tema dei “corpi materiali e simbolici”

Unitevi a noi per una lettura bilingue inglese-italiano che riunisce nuove voci della letteratura americana, britannica e italiana. L’evento presenta gli attuali scrittori in residenza presso la Fondazione Giancarlo DiTrapano per la Letteratura e le Arti, insieme ad autori ospiti speciali da Roma e Firenze.

Lettori Residenti:
Raegan Bird
Thomas Thatcher
Harriet Armstrong
Madeline Cash

Lettori ospiti speciali:
Francesca Marciano 
Tiziana Lo Porto
Elizabeth Geoghegan 
Will Schutt 
Athena Kokoronis
Sara Reggiani

A seguito del successo del Cineclub, Supernova sta ora introducendo il suo primo Club del Libro con un totale di quattro edizioni. La prima delle quattro edizioni sarà tenuta dall’autrice Annabelle Hirsch e i libri che verranno discussi sono:

5 novembre: MIRANDA JULY All Fours
17 dicembre: ANNIE ERNAUX Passione Semplice
21 gennaio: HAN KANG La Vegetariana

Annabelle Hirsch, nata nel 1986, ha origini tedesche e francesi. Ha studiato storia dell’arte e drammaturgia a Monaco e Parigi, e lavora come giornalista culturale per la Frankfurter Allgemeine Zeitung e varie altre riviste. Traduce letteratura francese ed è l’autrice di A History of Women in 101 Objects e Der Teller. Vive tra Roma e Berlino.

4 Giugno alle 19:00

Presenta WHEREUPON, TURMOIL

DI  ALLEN FRAME

Readings da Sounds in the Distance

testo di David Wojnarowicz

con Allen Frame, Gabriele Giugni e Jeanine Oleson 

Palermo Publishing presenta il lancio italiano del libro Whereupon, una selezione di immagini del fotografo newyorkese Allen Frame, dalla fine degli anni ’70 ai primi anni ’90, in bianco e nero e a colori. 

Whereupon espande la premessa più recente del libro Fever (fotografie a colori del 1981, edito da Matte Editions, 2021) per mostrare un periodo più ampio con lo stesso soggetto: i suoi amici artisti nei loro appartamenti e nelle strade di New York. Sono incluse nel libro inoltre le immagini dalle prove teatrali di  Turmoil in the Garden,  performance di monologhi tratti da Sounds in the Distance, un testo di David Wojnarowicz, che Frame ha co-adattato e co-diretto, insieme a Kirsten Bates, nel 1983 e 84 a New York e Berlino. 

Come altri artisti della sua generazione – Cindy Sherman, Nan Goldin, Philip-Lorca diCorcia – Allen Frame utilizza uno stile cinematografico e, nel suo caso, l’inquadratura e la messa in scena sono costruite a partire dalla sua esperienza come regista teatrale. A proposito del suo lavoro Mark Alice Durant scrive “le sue immagini non sono mai momenti decisivi, non sono esattamente ritratti, né studi di figure. Esistono in un modo interstiziale. Un’intimità pacata e una messa in scena silenziosa condividono il proscenio, mentre amici, conoscenti e sconosciuti si fermano e procedono attraverso i tableaux, per lo più notturni. Le fotografie di Allen sono uniche per il loro elegante understatement, osservano senza giudicare, sono malinconiche senza essere sentimentali, si rivelano senza clamore”.

Biografia

Il primo libro fotografico di Allen Frame, Detour (KEHRER) è stato pubblicato nel 2001, seguito da Fever (Matte Editions)  nel 2021. Innamorato (Meteoro Editions) è stato pubblicato nel 2023. Allen Frame ha vinto il Rome Prize per la fotografia nel 2017/18 e ha trascorso un anno in Italia in residenza presso l’American Academy di Roma. Dopo le residenze a San Pietroburgo e Ekaterinburg, in Russia, attraverso il CEC Artslink nel 2019, è tornato in Italia nel 2021 come director’s guest del residency program di Civitella Ranieiri in Umbria. Gran parte del suo lavoro recente è stato realizzato in Italia. Nel 2023 ha co-curato, insieme ad Antonio Sergio Bessa, Luxe, Calme, Volupté sulla New York degli anni ’80 con 75 artisti: una mostra satellite, alla Candice Madey Gallery di New York, in coincidenza con la mostra Darrel Ellis: Regeneration, presentata al Bronx Museum. Darrel Ellis è presente sia in Whereupon che in Fever. Tra gli altri artisti di rilievo ritratti nei due libri figurano Peter Hujar, Bill Rice, Cady Noland, Robert Gober, Siobhan Liddell, Frank Moore e Nan Goldin. Frame è professore aggiunto di fotografia al Pratt Institute (MFA) e insegna alla School of Visual Arts, all’International Center of Photography di New York e per Strudelmedia. È cresciuto nel Mississippi e si è laureato ad Harvard. Il suo lavoro è rappresentato dalla Gitterman Gallery, New York.

29 Maggio alle 19:00

si presenta

Il rumore è il messaggio di Andrea Inglese

per l’editore [dia•foria (Viareggio) & dreamBOOK editore (Pisa), 2023 con prefazione di Chiara Portesine

Dialogheranno con l’autore Ugo Fracassa Simona Menicocci

Nella bolla concentrazionaria della poesia odierna, l’autore è il messaggio. Nel rumore della storia, il messaggio è l’altro. Il libro di Inglese è un’inesausta cosmogonia della comunicazione, un dizionario maldestramente omerico di definizioni in conflitto. Il messaggio è corto, il messaggio è western, il messaggio è porno; il messaggio «non è un messaggio di morte» ma «il messaggio come al solito può parlare di morte». L’ironia intaglia le categorie dall’interno, rendendole zucche vuote IL RUMORE È IL MESSAGGIO per festeggiare qualche Halloween antropocenico, un apocalisse-party con i sopravvissuti vestiti da parole, maschere di sillabe a coprire i corpi.

28 Maggio ore 18:00

Questa serata di letture e proiezioni vuole esplorare le sfide della trasformazione, adattamento e modifica del testo in relazione ad altri media come film, musica e podcast. Adattare il testo spesso comporta fare scelte specifiche per conferire all’opera un’altra qualità esperienziale.

Narrazione, racconto, serialità e altre soluzioni adattive sperimentali emergono da questo momento creativo.

AR

Insieme a scrittori, registi e musicisti discuteremo come il loro lavoro si adatti a diversi media. Vivremo la loro opera attraverso letture e proiezioni e discuteremo le negoziazioni necessarie che sono state utilizzate per trasformare l’elemento testuale in qualcos’altro. La forma e la funzione dell’adattamento testuale sono in costante evoluzione; l’interconnessione dei media indirizzerà la discussione verso la riflessione sull’adattamento come prodotto e processo.

I partecipanti includono gli scrittori Katie Kitamura (Fellow AAR 2023),

Claudia Durastanti (Fellow Italiano 2015) e Chiara Barzini; i registi William Olroyd e Alexandra de la Mora; i compositori Baldwin Giang (Fellow Rome Prize 2023-2024) e Kate Soper (Fellow Rome Prize 2024).

PROGRAMMA

PAROLE PER I FILM

6.00 – 6.05

Introduzione Ilaria Puri Purini

6.15 – 6.25

Lettura di Chiara Barzini

6.25 – 6.30

Sequenza di Dante y Soledad diretto da Alexandra de la Mora

6.30 – 6.35

Sequenza di Eileen diretto da William Oldroyd

6.35 – 7.15

Trasformare il testo in schermo discutendo l’adattamento de La Fusione del

Pesce Rosso di Guadalupe Nettel in Dante y Soledad e l’adattamento del libro di Ottessa Moshfegh Eileen con i registi William Oldroyd e Alexandra de la Mora, Moderato da Chiara Barzini

7.15 – 7.30

Pausa

PAROLE DA ASCOLTARE

7:30 – 7:40

Lettura di Claudia Durastanti

7:40 – 77:50

Ascolto della nuova canzone pop di Baldwin Giang con testi di Katie Kitamura

7:50 – 8:05

Katie Kitamura e Baldwin Giang – conversazione moderata da Claudia Durastanti

17 Maggio alle 19:00

Il Custode

Supernova insieme alla Libreria di Trastevere vi invita alla presentazione del nuovo libro di Ron Rash “Il Custode”, pubblicato dalla Nuova Frontiera, Venerdì 17 maggio alle 19:00.

Ambientato in una piccola città degli Appalachi, Il custode è una storia d’amore mozzafiato e una toccante disamina delle azioni che compiamo in nome del dovere, della famiglia, dell’onore e dell’amore. 

                                                      Trama 

Siamo nel 1951 a Blowing Rock, North Carolina, una piccola comunità chiusa che non accetta la diversità. Blackburn Gant, la cui esistenza è stata irrimediabilmente segnata fin da piccolo dalla poliomielite, sembra condannato a trascorrere una vita tra i morti come unico custode del piccolo cimitero. Il lavoro si addice alla sua personalità introversa e gli inspiegabili incidenti che si verificano di tanto in tanto tra lapidi e tombe lo spaventano meno del contatto con i vivi. Ma quando il suo migliore e unico amico, Jacob Hampton, è chiamato sotto le armi e inviato a combattere oltreoceano, questi gli affida la giovane moglie incinta Naomi. 

Anche la sedicenne Naomi Clarke è un’emarginata a Blowing Rock. Povera e senza un’istruzione lavora come stagionale nel più elegante albergo della città fino a quando incontra Jacob. I due si innamorano perdutamente e si sposano, provocando lo scandalo nella comunità e incontrando l’opposizione dei ricchi genitori di Jacob. 

Isolati e respinti entrambi da tutti e spaventati da un possibile non ritorno di Jacob, Blackburn e Naomi si fanno forza a vicenda finché un tremendo inganno farà deragliare definitivamente le loro vite. Ma nessun segreto può essere custodito per sempre. 

Appassionante e intenso, Il custode è un romanzo emozionante sui legami d’amicizia, sulle contraddizioni della famiglia e su cosa significhi davvero amare. 

Biografia

Ron Rash è autore del romanzo Serena, finalista al PEN/Faulkner Award e bestseller del New York Times, oltre che dei romanzi acclamati dalla critica The Risen, Above the Waterfall, Terra d’ombra, Un piede in paradiso, Saints at the River e The World Made Straight; di cinque raccolte di poesie; e sette raccolte di racconti, tra cui Burning Bright, che ha vin- to il Frank O’Connor International Short Story Award 2010, Nothing Gold Can Stay, bestsel- ler del New York Times, e Chemistry and Other Stories, finalista al PEN/Faulkner Award 2007. 

Tre volte premiato con l’O. Henry Prize e vincitore del Grand Prix de Litérature Policière 2014, insegna alla Western Carolina University. 

18 Marzo

Vi invitiamo alla presentazione del nuovo libro di Nicolás Jaar: Isole il 18 Marzo.

Al di sotto dell’oceano c’è un altro oceano che giace dormiente, e le isole narrate da Nicolas Jaar sono i sogni che emergono dalle sue profondità sepolte, raccontate con una lingua musicale e al contempo profondamente visiva.

Immagini cristallizzate nel tempo impossibile delle favole, delle rivelazioni, delle allucinazioni, del mito; mondi in cui nulla è mai ciò che sembra e tutto si dipana in una trama sotterranea che risuona di significato come in un sogno che ci si sforza di ricordare: i pozzi mormorano nella lingua di Dio, l’estasi si annida tra le assi di un pavimento di legno, la pelle diventa la carta a cui affidare i propri messaggi e dagli amplificatori – la più preziosa arma contro le atrocità degli oppressori – risuonano spari simulati e canti di resistenza.

Musicista e produttore di successo al suo esordio letterario, Nicolás Jaar crea un mosaico cangiante in cui le immagini scorrono e ritornano come loop, si sovrappongono come samples, riverberano come echi in una trama minimale e prismatica i cui frammenti svaniscono e riemergono trasfigurati. Così la fiaba cede il posto alla rivelazione; il resoconto storico alla poesia; la preghiera alla pièce teatrale.

Esplorare queste isole vuol dire immergersi un abisso di simboli che sembrano non potersi mai esaurire, sfuggevoli frammenti di significato che lasciano un segno profondo nella nostra memoria, come i riflessi degli specchi magici di Recimo, le cui placide distorsioni contagiano le menti con una misteriosa quiete che assomiglia a un incantesimo, o a una maledizione.

Nicolás Jaar (1990) è considerato dalla critica internazionale uno dei più importanti produttori di musica elettronica. Nato a New York e cresciuto in Cile, ha ottenuto nel 2011 la fama internazionale con l’album d’esordio Space Is Only Noise. In seguito ha pubblicato altri cinque dischi a suo nome, tra cui ricordiamo Sirens (2016) e Cenizas (2020). Ha fondato l’etichetta discografica Other People dedicata alla musica sperimentale, tra i cui artisti figurano, tra gli altri, Lydia Lunch e Pierre Bastien. È autore della colonna sonora di Dheepan di Jacques Audiard (vincitore della Palma d’Oro nel 2015) e Beginning di Déa Kulumbegashvili (2019). Negli ultimi anni Nicolás si è dedicato principalmente all’insegnamento, tenendo corsi di sound editing e workshop di ascolto per musicisti emergenti e principianti presso numerosi istituiti e manifestazioni, tra cui citiamo il Museo de la Memoria (Santiago del Cile), AdBK (Monaco, Germania), free.wav (Attappadi, India), Festival 4×4 (Chiapas, Messico) e Dar Jacir e Alrowwad (Betlemme, Palestina).

11 Marzo

Vi invitiamo alla presentazione del nuovo libro di Brian Evenson: Gli Ultimi Giorni.

Dopo l’amputazione di una mano Kline, agente sotto copertura, vive un’esistenza solitaria: trascorre il tempo nel suo appartamento, refrattario a qualsiasi tipo di contatto. Un giorno, però, il telefono squilla. “È la fortuna che bussa,” dicono due sconosciuti, offrono un’interessante opportunità di lavoro. Kline non ne vuole sapere ma i suoi interlocutori non stanno davvero chiedendo. Viene quindi portato controvoglia nel quartier generale della Confraternita della Mutilazione, ed entra nel mondo altro costruito da questa setta follemente fedele ai propri principi. Kline deve indagare su un omicidio avvenuto nella Confraternita, ma ogni apparente verità è il frammento di un’incomprensibile opera più grande, proprio come il suo braccio tronco che termina in una mano fantasma, inesistente eppure per lui vivissima. Mentre tenta di farsi strada in un labirinto di menzogne, minacce e inganni, Kline scopre che la sua stessa sopravvivenza dipenderà da un atto di pura volontà ed emancipazione.

Nella sua ammirata postfazione Peter Straub considera Brian Evenson uno scrittore dell’estremo. Gli ultimi giorni è un romanzo intenso e perturbante che guarda senza paura dentro l’abisso del cuore dell’uomo.

Biografia

Brian Evenson (Ames, Iowa, 1966) è scrittore, traduttore critico e docente universitario. Le sue opere gli sono valsi numerosi riconoscimenti, tra cui il premio O. Henry per la narrativa breve, tre Shirley Jackson Awards e l’International Horror Guild Award. Secondo George Saunders, “in America non c’è scrittore di narrativa più intenso, prolifico e apocalittico”.

29 Febbraio

La Famiglia

Il 29 Febbraio vi invitiamo alla presentazione del nuovo libro di Sara Mesa La Famiglia.

Mesa racconta la nitida radiografia di una famiglia, delle sue ferite latenti, delle fragilità, delle contraddizioni e delle sue debolezze.

Biografia

Nata a Madrid nel 1976, è una pluripremiata au-
trice spagnola di racconti e romanzi. Ha pubbli-
cato Cuatro por cuatro, finalista del premio Her-
ralde, Cicatrice (Bompiani, 2017), premio El Ojo

Crítico de Narrativa e segnalato tra i libri dell’anno

da El País, El Mundo, ABC, El Español, Un incen-
dio invisible, Cara de pan, la raccolta di raccon-
ti Mala letra e la novella Silencio administrativo.

Il suo ultimo romanzo, Un amore, è stato fina-
lista nella cinquina del Premio Strega Euro-
peo ed è stato tradotto in numerose lingue.

15 Febbraio alle ore 18:30

Vi invitiamo all’evento letterario il 15 Febbraio alle 18:30.

Libertarie: le voci sommerse delle donne in letteratura

Quest’evento nasce dalla volontà della casa editrice Rina di condividere il lavoro di riscoperta e recupero di figure e testi di scrittrici italiane, dando vita a un dibattito culturale che – in maniera trasversale – possa coinvolgere realtà editoriali, riviste, scrittrici e scrittori e docenti universitarie, per riflettere insieme e approfondire l’attività di ricerca che vede impegnate editoria e accademia nel riportare alla luce una vera e propria «galassia sommersa» di autrici.

Il dibattito vedrà protagonisti Michela Dentamaro, editrice di Rina, Andrea Crisantis De Ascentiis, editore di Ago, Paolo Guazzo, editore di Cliquot, la professoressa di Letteratura italiana Laura Fortini di Roma Tre, la professoressa di Letteratura italiana e studi di genere Annalisa Perrotta della Sapienza, la professoressa di Letteratura moderna e contemporanea Monica Storini della Sapienza, Manuela Altruda, redattrice di Letterate Magazine, Loreta Minutilli, redattrice di Il Rifugio dell’Ircocervo, Alice Girotto, del collettivo Le Ortique. A moderarli il collettivo di scrittori Montag.

Seguiranno delle letture dalle pagine di queste scrittrici sommerse a cura delle scrittrici Emanuela Anechoum, Giulia Caminito, Claudia Durastanti, Ilaria Gaspari, Paola Moretti e Anna Voltaggio e degli scrittori Luciano Funetta Giorgio Ghiotti, Valerio Millefoglie e Carlo Sperduti.

1 Febbraio alle 19:00

Vi invitiamo il 1 Febbraio alle 19:00 a La Muta: cerchio di autocoscienza femminista. Collettivo Montag dialoga con Le Sentinelle.

“Donne faranno gruppi di autocoscienza e diranno ‘finalmente un po’ di free therapy’”.
Le Sentinelle vi raccontano cosa significa fare gruppo di autocoscienza nel 2023 sbirciando nell’esperienza spirituale, culturale e politica delle femministe degli anni ‘70. In questo evento vi faremo entrare all’interno di una seduta di autocoscienza, per tessere assieme racconti e sviscerare, a partire dalla pratica della lettura, narrazioni dell’una con l’altra.

Le Sentinelle sono un gruppo di autocoscienza femminista nato a Roma nel 2023. Si riuniscono due volte al mese, leggono insieme testi di teoria e pratica femminista e poi ne discutono per ore e ore, legando a doppio nodo la loro vita personale alle voci che scoprono nei libri. Incontro dopo incontro, cercano di costruire uno spazio di riflessione, condivisione e, soprattutto, cura reciproca: se una è al buio, l’altra fa da sentinella al suo passo; accende per lei un fuoco.

21 Dicembre ore 19:00

Montag lavora da tre anni sulla scrittura simultanea, una tecnica di composizione basata sulla condivisione di un file modificabile in tempo reale, sul quale i tre autori agiscono in contemporanea. Scrittura simultanea vuol dire rinunciare alla gelosia della parola, alla proprietà privata del testo e al controllo sulle sue evoluzioni. Ogni scrittore può cambiare tutto ciò che gli altri hanno fatto senza dover chiedere il permesso. In questa performance, Montag metterà a nudo il suo processo di scrittura, che verrà proiettato sulle mura di Supernova, e chiunque potrà vederlo nel suo farsi. A fine serata sarà pronto un racconto intero, nato davanti a voi, per esplorare cosa voglia dire scrivere insieme e lasciarsi andare. La musica di Bruno Belardi, Denise Di Maria e Vittorio Gatti accompagnerà e ispirerà a sua volta la scrittura, con lo stesso spirito di improvvisazione e libera creazione. La scrittura simultanea è un sogno aperto.

Per leggere il risultato della scrittura simultanea cliccate il link qui sotto:

Nella prima serata letteraria allo spazio Supernova il collettivo Montag ha presentato la rivista Marvin con il suo ultimo numero, in dialogo con Martina Piromani e Flavio Natale. A seguire la lettera di alcuni dei racconti. 

Marvin è un progetto letterario nato da una redazione occasionale, che periodicamente dà vita a una rivista di racconti illustrati. Le storie vengono selezionate attraverso una call composta da tre elementi: un personaggio, un luogo e una frase. Per il settimo numero il caso ha voluto speleologa, love hotel e ‘la piccola morte’. Una volta scelti i racconti, autori e autrici si confrontano, dando vita a un laboratorio di editing collettivo coordinato dalla redazione. 

Montag è un collettivo letterario attivo tra Roma e Torino. Nasce in pandemia con l’dea di scrivere un romanzo a sei mani, con una scrittura simultanea a distanza che sfrutta le piattaforme digitali e si ispira all’improvvisazione jazz. Suoi racconti sono comparsi su ‘Marvin’, ‘retabloid’, Neutopia’, ‘Quaerere’. ‘Salmace’ e ‘Poetarum Silva’. Sempre per ‘Marvin’ ha pubblicato un saggio sulla scrittura collettiva e per ‘L’indiscreto’ ha curato la prima traduzione italiana del manifesto del Dark Mountain Project. Ha scritto il libretto di Amber Mold, composizione musicale di Luca Guidarini. Montag è rappresentato da ‘Oblique Studio’.